Chiesa di Santa Maria in Fontibus, adorna di un bel
portale gotico, fronteggiata dalla torre della Casa Cazzulini, del
secolo XIII. La chiesa è di origine duecentesca, ma fu rimaneggiata
nel 1617. Poco oltre svettano le due rosse Torri Comunali con accanto
la torre campanaria della cattedrale ed altre torri minori.
La Cattedrale di San Michele, costruita su quella
paleocristiana, conserva strutture del XI secolo nella parte inferiore
della facciata e del XII secolo nella parte superiore, nei fianchi
e nell'abside. Il campanile è una ricostruzione del 1391-95 a cinque
piani sul basamento romanico. L'interno, riportato alle architetture
medioevali, conserva tracce a partire dal IV secolo e la cripta
di età carolingia. Notevoli gli affreschi e l'organo. A fianco della
chiesa sono il Palazzo Vecchio del Comune (1387), con la poderosa
torre a bifore e con rampe esterne, e il Battistero, che è il principale
monumento ligure dei primi tempi del Cristianesimo.
Il Battistero di Albenga è a pianta decagonale all'esterno
e ottagonale all'interno con nicchie alternativamente rettangolari
e semicircolari ed è uno straordinario esempio di architettura paleocristiana
della metà del V secolo. Il suo splendido mosaico trinitario-cristologico
si può considerare uno dei più significativi dell'Italia settentrionale,
insieme, naturalmente, a quelli di Ravenna.

La nicchia d'ingresso è fiancheggiata da due tombe di cui una con
sculture ornamentali longobarde del secolo VIII, mentre in quella
di fronte all'ingresso si trova il suddetto mosaico bizantino con
il monogramma di Cristo e le 12 colombe che rappresentano gli Apostoli.
In due altre nicchie si trovano un fonte battesimale cinquecentesco
e un affresco del XIV secolo. Al centro vi sono i resti della primitiva
vasca battesimale ad immersione. Suggestiva la Piazzetta dei Leoni,
dietro la cattedrale, ornata con tre leoni rinascimentali in pietra.
Notevoli la torre comunale con base in pietra nera e le torri (tra
il XII e il XIII) della già citata casa Cazzulini, dei Palazzi Costa,
Aste-Rolandi-Ricci, Lengueglia-Doria, Rolandi-Ricci, di palazzo
Oddo, di Palazzo Peloso-Cepolla e quella del palazzo vesvovile.
Romanica sono la loggia del Palazzo Fieschi-Ricci e un'arcata della
loggetta dei Quattro Canti. Tipici esempi di dimore liguri sono
il Palazzo Del Carretto di Balestrino del XVI secolo e il Palazzo
d'Aste del Seicento. Nel Palazzo Vecchio del Torri gentilizie e
comunali: le principali sono la Torre del Municipio, la Torre del
Vecchio Comune (sede del Civico Museo Ingauno), la Torre Costa ma
ve ne sono altre, testimonianze del potere del Comune medievale
e delle varie famiglie nobili.
Comune ha sede il Civico Museo Ingauno che raccoglie oggetti
romani e medioevali (sculture, lapidi, sarcogagi e affreschi del
XV), collezioni archeologiche ed epigrafiche. Al piano superiore
si trova una sezione preistorica con materiali della caverne della
val Pennavaira. Il Museo Navale Romano ha sede nel Palazzo Doria-Cepolla
e raduna oltre mille anfore romane recuperate da una nave del I
secolo a.C., affondata nelle acque di Albenga. Fu la prima nave
oneraria romana scoperta ed esplorata sul fondo del Tirreno. I primi
recuperi avvennero nel 1950 ad opera della nave "Artiglio".

Il Museo Diocesano, in ambienti quattrocenteschi in parte affrescati
e decorati, presenta l'esposizione di opere d'arte e materiali proventienti
dallo scavo della cattedrale. Fra i dipinti si distinguono un San
Giovanni attribuito al Caravaggio e Il Martirio di Santa Caterina
di Guido Reni. Non si può non citare il medioevale Pontelungo, a
dieci arcate seminterrate, sotto il quale una volta scorreva il
Fiume Centa con accanto il Santuario della Madonna del Pontelungo
di costruzione barocca, con un trittico cinquecentesco del Barbagelata.
Il santuario è al centro di una grande manifestazione che
avviene ai primi di luglio, organizzato dal Comune e dal Gruppo
Storico Pontelungo e che vede la partecipazione di associazioni
culturali locali e di città vicine, che animano le vie del cuore
antico della città ricreando atmosfere di altri tempi con suggestive
coreografie. Quella del 2000 è l'ottava edizione. L'evento da cui
parte la rievocazione è quello che accadde il 2 luglio 1637, quando
i pirati sbarcati a Ceriale, in marcia su Albenga per saccheggiare
la città, furono fermati da un violento bagliore. L'inspiegabile
fenomeno fu attribuito ad un intervento miracoloso della Madonna,
venerata nella piccola chiesa a fianco del Ponte, per proteggere
il popolo ingauno. Al di fuori del centro storico si segnalano la
Chiesa di San Giorgio in frazione Campochiesa, del XII sec. con
vari affreschi nell'interno, uno dei quali rappresenta una visione
d'assieme della Divina Commedia con Dante e Virgilio; S. Bernardino
(con un Giudizio universale del Bisacci del 1483), S. Stefano di
Massaro (sec. XI,XV) nei pressi della frazione Bastia, il campanile
della parrocchia di San Fedele (sec. XIII), S. Maria del Bossero
a Leca.